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Esposto al pubblico dopo essere stato radiato dall’AeC. di Perugia, come tanti dei M 416 radiati dalle scuole e come tanti consumato dalla lunga esposizione alle intemperie, venne demolito negli anni 90

Probabilmente giunto da Guidonia insieme al G 59, il Macchino aveva ancora lo stemma del secondo RVR e i codici ZR di Roma Guidonia. In seguito, deteriorate probabilmente dagli agenti atmosferici, tutte le parti in tela vennero sostituite con lamierino opportunamente sagomato. Probabilmente demolito.

Macchi MB 308 I-ATAI: esposto come attrazione pubblicitaria presso un rivenditore auto negli anni 80. Non abbiamo dati sulla sua sorte. Probabilmente, come già accaduto per altri velivoli similari, le intemperie e la lunga esposizione all’aperto lo avranno distrutto, anche se interamente rivestito in lamierino.

Macchi MC 200AS Serie VII MM 7077: dopo la fine della guerra, questo Macchi fu impiegato per compiti addestrativi a Lecce sino al 1947. Una volta radiato fu ceduto all’istituto come cellula addestrativa nella sezione COSTRUZIONI AERONAUTICHE

Macchi MB 308 I-GIPJ: registrato nel 1948 non risulta essere stato prodotto per l’AMI. Proviene come l'esemplare I-AERO da Lugo e probabilmente sono stati acquistati insieme.

Macchi MB 308 I-AERO: registrato al RAI nel 1949, risulta essere stato in carico all’Aero Club di Lugo di Romagna. Dopo la radiazione viene acquistato da un rivenditore di ceramiche romano, l’AEROPORTO DELLA CERAMICA” sulla via Ostiense

Macchi M 416 MM 53192: non si conosce la storia o la provenienza di questo velivolo se non che dal 1 ottobre 1965 è iscritto al registro Italiano come I-AEPI. Dopo la radiazione viene esposto come gate all'allora SARVAM di Viterbo.