
14.04.1959 il primo Convair viene consegnato con i codici SM-1 – Archivio IHAP
Nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2024 un altro pezzo, l’ennesimo, della nostra trascorsa storia aeronautica ci ha lasciati per sempre. Un incendio ha distrutto quello che è stato il nostro primo vero aereo presidenziale. Il lussuoso arredamento all’interno del velivolo ha accolto sulle proprie poltrone il presidente Giovanni Gronchi e chissà quanti altri onorevoli e deputati di allora.

1962 il lussuoso interno – Foto 31° Stormo
Argo 1, MM 61833 NC.442 viene costruito nel 1957 nei cantieri di San Diego e vola come N8464H matricola cancellata dalla FAA il 5.11.1957. Giunge in Italia come I-MIDA ed entra in servizio il 5 novembre 1957, in forza al 306° gruppo del Reparto Volo Stato Maggiore a Centocelle, dopo che quattro piloti del Reparto Volo Stato Maggiore hanno effettuato il passaggio con istruttori americani.

1964 Ciampino – Archivio IHAP
Il Convair ha codici SM-1, omonimi del vecchio G 212 SM-1 MM 61637 soprannominato dal reparto il “presidenziale” ormai ricordo del passato. Il nuovo velivolo rappresenta la modernità e il salto qualitativo rispetto ai vecchi trimotori Fiat è evidente e rimase l’unico vero aereo VIP in servizio con l’Aeronautica sino all’arrivo dell’altro Convair VIP, l’SM-22 entrato in servizio ad aprile 1964 ed appartenuto all’attrice Joan Crawford. Argo 1 con le alte personalità a bordo solitamente volava con un altro aereo al seguito, il più delle volte un Dakota, poi sostituito da un altro Convair.

L’1 novembre 1959 il RVSM viene sciolto e il Convair con il 306° Gruppo e la 517ª Sq. passano alle dipendenze del CAV della 3ª Zona Aerea Territoriale. Il velivolo viene ricodificato ZR-1. Il 20 agosto 1960 il Presidente Gronchi atterra con il nuovo aereo sull’aeroporto di Fiumicino per l’inaugurazione. Successivamente, l’1 luglio 1961 anche la 3ª ZAT viene sciolta e i velivoli passano in carico al reparto volo della 2ª Regione Aerea e i codici cambiano da ZR a RR-1.

Il passaggio con la 3ª ZAT – Archivio IHAP

Il breve passaggio con la 2ª Regione Aerea – Archivio IHAP
Tornerà nuovamente SM-1 dopo il 1 ottobre 1963 quando il RVSM verrà ricostituito. Nell’ottobre 1976 velivoli e mansioni del RVSM vengono assorbite dal 31° Stormo che lascia la base aerea di Pratica di mare per trasferirsi a Ciampino che da allora diventa la sua sede permanente. Argo 1 e gli altri tre Convair consegnati successivamente, assumono i nuovi codici del 31° e l’SM-1 diventa così 31-1. Viene aggiornata anche la livrea. Il metallo naturale della parte inferiore lascia il posto al grigio chiaro mentre da poco era già stata introdotta sulla fusoliera la scritta AERONAUTICA MILITARE ITALIANA.

Ottobre 1963, Argo 1 torna al ricostituito RVSM – Archivio IHAP
L’impiego dei CV 440 rimane però ormai molto limitato dato che il reparto ha ora in organico velivoli di concezione moderna come DC 9 e PD 808. Così vista la disponibilità dei nuovi jet, visti gli elevati costi di revisione presso le officine AERONAVALI e lo scarso impiego dei velivoli, lo stato maggiore decide per la radiazione dei vecchi CV.

1976 con il 31° Stormo – Archivio IHAP
Nel febbraio 1978 con una breve cerimonia arriva l’ora del pensionamento dei quattro velivoli, che in realtà sono già messi a terra inutilizzati ormai da molto. Da allora Argo 1 rimane fermo sul campo di Ciampino. Dopo vari spostamenti per diversi angoli della base Argo 1 e i suoi fratelli vengono definitivamente accantonati nei prati adiacenti gli hangar del 31° Stormo.

Argo 1 oramai radiato accantonato presso il 31° Stormo – Archivio IHAP
Da allora l’unico momento di vita Argo 1 lo rivive facendo la comparsa per le riprese del film “Dottor Jekyll e signora” nel 1979 e successivamente di un film di guerra poi il nulla.



Il velivolo durante le scene del film

12.1982 accantonato ancora con le insegne utilizzate per il film – Foto Aeroflash
Molti appassionati all’epoca, oltre noi speravano e si aspettavano che il CV presidenziale, come sarebbe stato logico e giusto, venisse trasferito al museo dell’AMI e invece la prima delusione. A settembre del 1984 lo SMA decide di disfarsi definitivamente dei vecchi e ingombranti velivoli e indice un’asta dove il prezzo di partenza dei vecchi Convair è 9 milioni di lire ma nessuno si interessa all’acquisto. Il 28 novembre 1986 è indetta una nuova gara.
Il prezzo è sceso a 800 o 900 mila lire per i CV ma nell’elenco dell’asta, Argo 1 questa volta non c’era. Per noi appassionati era un buon segno. Tutti speravamo che l’AMI si fosse accorta dell’errore che stava commettendo e avesse finalmente destinato “Argo 1” al museo. Invece come andarono realmente le cose ce lo spiegò un maresciallo che all’epoca conoscevamo a Palazzo Aeronautica. Nessun ravvedimento, nessun ripensamento. Il Convair presidenziale non era nel lotto all’asta semplicemente perché tramite un altro canale era stato venduto ad un privato. La delusione fu forte, col tempo poi ci siamo abituati a questa sensazione. Qualche tempo dopo ci recammo in località Isola Sacra, vicino Fiumicino dove sapevamo trasferito l’aereo. Quando arrivammo sul posto il Convair era quasi rimontato.

06.1987 in restauro a Isola Sacra – Foto Aeroflash

1988 restauro completato – Foto Aeroflash
Potemmo così conoscere l’acquirente, il signor luigi Vianelli, cresciuto dentro l’aeroporto di Fiumicino dall’età di tredici anni sino all’età del lavoro. La sua grande passione per l’aviazione lo aveva portato a lavorare prima con la Pan Am poi con altre società ma sempre dentro Fiumicino ma il suo sogno da sempre era avere un aereo proprio. Quando viene a sapere dei CV 440 e DC 6 in vendita non ci pensa troppo. Ormai prossimo alla pensione dà le dimissioni e con il ricavato della liquidazione acquista il vecchio Argo 1 e lo trasferisce nel piccolo terreno a Isola Sacra. Il velivolo era ancora completo di tutto, compreso il lussuoso arredamento da aereo VIP che lo aveva caratterizzato per tutta la sua carriera.

La cabina di pilotaggio, praticamente completa
Se da una parte ci sentivamo delusi per il disinteresse mostrato dall’aeronautica verso il vecchio storico trasporto VIP, conoscere il Sig. Vianelli ci aveva tranquillizzati sul fatto che il velivolo sarebbe rimasto tutto sommato in buone mani, ignari certo di ciò che sarebbe successo oggi. Pian piano la cellula venne rimontata completamente e interamente riverniciata, anche se con qualche lieve ritocco di colore in più ma nell’insieme alla fine fu un bel lavoro. Argo 1 era tornato agli antichi splendori. Nella visita successiva trovammo il bimotore completo e posizionato. Vicino gli venne parcheggiato uno dei trattori usati per il traino del velivolo. Vianelli ci confidò che voleva aggiungere al Convair anche un T 33 e un elicottero e poter organizzare visite di scolaresche per poter trasmettere agli adolescenti la propria passione. Purtroppo, per motivi che ignoriamo, il progetto non ebbe seguito. I mille impegni e la quotidianità della vita non ci riportarono più in quel terreno di Isola Sacra. D’altra parte, sapevamo il Convair ormai più o meno al sicuro, anche se non dove speravamo. Ci tornai molti anni più tardi, nel 2015, quando venni a sapere che purtroppo il vecchio storico aereo presidenziale era diventato un locale di ristoro e l’idea mi fece inorridire. Vedere il vecchio velivolo e la sua nuova collocazione confermò la mia sensazione. Attorno all’aereo venne costruita una sorta di enorme serra vetrata che copriva la fusoliera ma lasciava allo scoperto muso, coda e semiali.



Qui sopra, in successione , le varie attività che si sono susseguite – Foto IHAP
Se si fosse trattato di un aereo qualunque non sarebbe stato poi tanto male ma Argo 1 proprio no. Il lussuoso arredamento vip di un tempo era sparito lasciando il posto a tavoli e sedie. Di colpo ripensai all’enorme errore che fece l’AMI a disfarsene così facilmente e non me ne voglia nessuno ma non la digerirò mai. Mi tornarono in mente anche i progetti del sig. Vianelli, evidentemente svaniti. La nuova attività era una pizzeria e questo sarebbe stato il nuovo futuro di Argo 1. Negli anni a seguire credo che il locale abbia poi cambiato varie gestioni. Dopo la pizzeria ci fu RISTOAEREO e per ultimo DOMUS GRANO. E pensare che solo qualche mese fa, fummo contattati dall’attuale titolare, che avendo visto delle vecchie foto del restauro sul nostro sito, ci chiese se poteva averle con qualche foto operativa per creare dei tabelloni con la storia fotografica del velivolo da esporre nel locale. Quando ho appreso la notizia dell’incendio, mi sono recato sul posto. Purtroppo del vecchio “Argo 1” e di tutti i suoi anni di storia rimangono solo le semiali e quel che resta del muso semibruciato. Fusoliera e coda sparite completamente. Ora che ormai il danno è fatto e per l’ennesima volta ci ritroviamo a piangere sul latte versato da altri, mi domando; Finiremo mai di leggere o scrivere storie come questa?


07.08.2024 ciò che resta del velivolo oggi – Foto IHAP
Questo articolo, anche se con meno foto è stato pubblicato sulla rivista del GAVS “Ali Antiche”