Home / Uncategorized / Ditellandia

Ditellandia

Ditellandia

Rientravamo da Grazzanise quella domenica mattina di un lontano ottobre del 1989. Eravamo particolarmente soddisfatti perché un maresciallo non troppo ligio alle regole, ci aveva accompagnati a fare qualche scatto al Sabre gate guardian della base, di cui non avevamo nemmeno una foto. Decidemmo di non fare l’autostrada e ci ritrovammo sulla via Domiziana. Durante i vari viaggi in giro per l’Italia, quando non eravamo in autostrada, avevamo preso la sana abitudine di scrutare bene in giro e questo, specialmente al nord, ci aveva fatto scoprire tanti aerei conservati e mai segnalati. Al sud sapevamo da tempo che non c’era purtroppo mai stato un gran che da scoprire ma comunque controllavamo. Ci trovavamo nel comune di Castel Volturno e di colpo vidi l’inconfondibile sagoma di un F 86K su una incastellatura alta. Tornammo indietro immediatamente e arrivammo fuori al cancello dove era custodito il Kappone. I codici 51-51 ci riportarono a Castrette, dove tempo prima lo avevamo fotografato smontato. Ci fermammo in un’area di servizio lì vicino e al bar chiedemmo informazioni su come arrivare all’aereo. Fortuna volle che il locale era proprio di proprietà dello stesso proprietario del velivolo. Il barista fece una telefonata e poco dopo la persona ci raggiunse. Ci accompagnò all’aereo e scoprimmo così che il signor Vittorio Ditella era proprietario di una sorta di grande parco con acquascivoli, un luna park, uno zoo e altro. Da sempre appassionato di aviazione e mezzi d’epoca, il sig. Ditella aveva deciso di creare nel parco una zona museale con aerei, mezzi militari e altro. All’interno trovammo poi anche un RF 84F anch’esso acquistato a Castrette, due P 166 recuperati a Guidonia, due P 148 e un AL 60 acquistati da Bentivoglio. Sotto una tettoia poi erano conservati vari motori aeronautici, mezzi militari e altro, molti dei quali venivano da Pedrin. Era una grossa novità. Finalmente anche al sud qualcosa si muoveva. Il titolare ci disse che voleva ingrandire il tutto ed arrivare ad avere un centinaio di apparecchi.  Sul momento ci sembrò un po’ esagerato ma poi col tempo quasi ci arrivò. Poco distante poi, era presente un’aviosuperficie dove si potevano fare voli panoramici sul parco. Da allora periodicamente tornavo a Ditellandia, questo era il nome del parco divertimenti e ogni volta trovavo delle novità e così con gli anni arrivarono, quasi tutti i P 148 da anni in abbandono a Latina, C 45 e T6 da Guidonia, P 166 da Guidonia e Latina, G 91R da Treviso ecc. Ormai Ditella era entrato nel giro delle aste. Col tempo ho visto lotti provenienti da Aeronautica, Esercito, Carabinieri e addirittura dagli Americani. L’elenco degli aerei acquistati si allungava sempre più. Si aggiunsero F 104, HU 16, C 119, DC 6, C 47 e per ultimo un nutrito lotto di MB 326 provenienti dal 5° GMV di Napoli. Poi una grande quantità di parti. Serbatoi, reattori di G 91 F 104, trasparenti di 104 nuovi mai usati, casse, tante casse piene di chissà cosa. Sempre da Napoli giunsero un DC 9 straniero e un intero hangar, smontato e trasferito. C’erano poi una quantità di motori, parti di aereo, ricambi, e altro. Con tutto quel materiale c’erano davvero i presupposti per creare qualcosa di veramente grande. Purtroppo col tempo capii che di museale ci sarebbe stato ben poco. La passione per il volo e la volontà non bastano. Pur trovandoci davanti ad una grossa collezione con pezzi anche rari, alla fine gli aerei spesso smontati e tagliati maldestramente, vennero sommariamente riassemblati e riverniciati con livree di fantasia. Il tutto issato su alti piloni. Purtroppo gli aerei risaldati e rattoppati con lamiere in modo sommario, col vento e le intemperie tipiche delle località vicino al mare, lentamente perdevano i pezzi. Per vari motivi non andai a Ditellandia per parecchio tempo, forse anche a seguito della delusione. Quando riuscii a ritornarci l’ulteriore amara sorpresa. Era sparito tutto. Aerei, elicotteri, cannoni e mezzi, tutto quanto era sparito nel nulla. Rimanevano solo l’RF e il Kappone tornati a terra e in un terreno attiguo al parco giacevano in abbandono un C 47 e il DC 6, che doveva diventare un bar, smembrati. Seppi dopo che a seguito della scomparsa del titolare tutto era stato venduto e ancora oggi, a parte qualche velivolo venduto in precedenza, non siamo mai riusciti a sapere che fine abbia fatto tutto il materiale. Oggi rimane solo il relitto di un P 148, nella vicina aviosuperficie (della quale sarebbe dovuto diventare il gate e che invece rimase smontato a terra sino a diventare un rottame). Svanisce così il sogno di Vittorio Ditella, un po’ collezionista e un po’ commerciante che per un momento riuscì ad avere una propria forza aerea…

Piaggio P 148

In lavorazione

Piaggio P 166

In lavorazione

Parti staccate

Tra le parti staccate che si trovavano a Ditellandia, molti motori, cappottine ecc.

Serbatoi di F 100 provenienza Petrin – Foto IHAP

20.06.2001 – Foto IHAP

07.08.1998 – Foto IHAP

Foto IHAP

Mezzi VV.FF.

Mezzi dei Vigili del Fuoco di varie epoche e provenienti da varie basi, anche se molti di questi dalla vicina Grazzanise, sede del 9° Stormo C.I.

07.02.1999 Lancia 506 “Lancione”, proveniente da Grazzanise – Foto IHAP

26.05.1992 OM 6600 provenienza Grazzanise – Foto IHAP

08.08.1998 OM 6600 Bergomi provenienza Grazzanise – Foto IHAP

Mezzi vari

18.12.2002 – Foto IHAP

Check Also

Parti staccate a San Pelagio

Il museo espone anche un discreto numero di reperti storici come motori e parti varie …